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invito del p. Custode Patton a tornare in Terra Santa

23 giugno 2022

Il p. Custode di Terra Santa Francesco Patton invita i pellegrini a tornare in Terra Santa!! Nel video del Christian Media Center (Cmc) il custode afferma: “Abbiamo passato due anni molto difficili, ma, grazie a Dio, piano piano ne stiamo uscendo. Abbiamo bisogno di voi per tornare a sentirci parte di una Chiesa che è universale. Non abbiate paura a venire a visitare i luoghi santi. Il pellegrinaggio è un’esperienza di fede e ci aiuta a crescere nella fede. Qui nella terra di Gesù non ci sono più pericoli che altrove e in ogni modo impariamo a fidarci di Dio, la nostra vita è sicura sempre e solo quando è nelle sue mani. Vi aspettiamo a Nazareth, a Betlemme, a Gerusalemme, in Terra Santa. Pace e bene”.

(clicca nell'immagine per il video completo)

Il Commissariato di Terra Santa di Puglia e Molise ha programmato dal 15 al 22 ottobre prossimo un pellegrinaggio di otto giorni. Inviato quanti desiderano fare o rifare questa bellissima esperienza!!
Per maggiori informazioni:

PUGLIA DEL NORD E MOLISE
Commissariato di Terra Santa

fra Pio D’Andola – Convento Madonna della Vetrana 70013 Castellana Grotte (Bari)
telefono: (+39) 080 496 1311 – fax: (+39) 080 4961 846 – cell. (+39) 338 1877 290 – cell. in Terra Santa (+972) 54 7484 829
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
sito Internet: vetranaterrasanta.com

Terra Santa: il senso del pellegrinaggio

PELLEGRINAGGIO: Il suo significato e dell'essere pellegrini

Inanzitutto dal termine: etimologicamente peregrinus indica colui che attraversa i campi o le frontiere. Il termine proviene dal latino: da per + ager (i campi). 

Con il termine pellegrinaggio si indica quindi un particolare tipo di viaggio: un andare verso una meta anche attraverso percorsi prestabiliti ma riuscendo anche a far memoria degli eventi e farli propri. Il tempo dedicato al pellegrinaggio è un tempo che ci si ritaglia dal quotidiano ordinario della propria vita per dedicarsi ad un obiettivo diverso, coniugando desiderio di preghiera ed intelletto, assaporando la bellezza del creato e l'opera della manualità dell'uomo.

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25 anni di Sacerdozio

02 giugno 2022

Il 31 maggio 2022 scorso era il 25° della mia ordinazione sacerdotale, ricordato a Milano Marittima il 2 giugno e ancora il prossimo 25 luglio al mio paese di Vigorovea!
Rinnovo a tutti voi la richiesta di ricordarmi nella preghiera ringraziando con me il Signore e chiedendo di infondere ancora il suo Santo Spirito perché possa, anche nella mia debolezza, proclamare la grandezza del Signore ed annunciare con fedeltà la sua parola. Grazie per la vostra preghiera!
 
Nel condividere con tutti voi alcuni momenti della giornata con alcune foto e video, ringrazio la corale di Mazzorno destro (RO) e tutti i collaboratori e partecipanti a questo straordinario giorno del mio 25° anniversario di ordinazione sacerdotale!
 
Pace e bene
p. Adriano

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Pellegrinaggio: Ain Karem e rientro

18 maggio 2022

Si è concluso il nostro pellegrinaggio in Terra Santa! Ormai di rientro...

Questi ultimi giorni sono stati dedicati a Gerusalemme e a Ain Karem: vi si trova la memoria dell’incontro di Maria con Elisabetta e la chiesa di San Giovanni.

Il ministero di Gesù inizia a Cana con la presenza della Madre e termina sulla croce con la consegna della Madre al discepolo amato. Ain Karem forma un arco che include il racconto di Cana e il pellegrinaggio. Anche se Giovanni non menziona la visita di Maria alla cugina, questo luogo ha molta importanza simbolica: ogni pellegrino al termine del viaggio è chiamato ad essere testimone e voce del Messia, come il Battista.
Una bellissima esperienza che non mancheremo di testimoniare: ogni pellegrino al termine del viaggio è chiamato ad essere testimone e voce del Messia, come il Battista.

Grazie a tutti! Pace e bene! alcune foto...
p. Adriano

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Pellegrinaggio: verso Gerusalemme

16 maggio 2022

Dalla Galilea siamo scesi verso Gerusalemme seguendo un percorso simile a quello di Gesù... anche attraverso zone desertiche: il deserto di Giuda, il sito archeologico di Qumran, il Mar Morto, il fiume Giordano...

Il deserto è luogo simbolo della meditazione e dell'ascesi. Molti sono i riferimenti biblici nell'Antico Testamento così come nel Vangelo. Questi sono i luoghi di Gesù dove vi si reca 40 giorni prima delle tentazioni; i luoghi di Giovanni il battista dove battezza e annuncia "la venuta di uno più grande di lui..." Dal deserto di Giuda siamo scesi nella depressione del Mar Morto (-200m sotto il livello del Mediterraneo) e raggiunto il fiume Giordano dove abbiamo avuto modo di rivivere il battesimo di Gesù nel fiume Giordano; anche noi abbiamo rinnovato le nostre promesse battesimali. "Quanti di noi si ricordano - ha chiesto Padre Adriano - la data del proprio battesimo? E' bene riscoprirla e festeggiarla come il nostro compleanno: se in quest'ultimo siamo nati, nel battesimo siamo nati a vita nuova in Cristo."

Raggiunto poi il Mar Morto, ci siamo concessi un pediluvio nelle acque salate del mare, da sempre luogo termale e terapeutico e successivamente Qumran. Sito di una antica comunità essena fino al 68 d.C., periodo in cui viene distrutto. La storia racconta che nel 1947 un pastore alla ricerca di una sua pecora che aveva smarrito, vedendo delle grotte gettò un sasso pensando fosse là. Ma il lancio colpì un anfora che si ruppe. Vennero così portati alla luce altri vasi contenenti dei manoscritti. Gli studi successivi riveleranno che si tratta di trascrizioni di brani dell'Antico Testamento.

Fino a raggiungere la città santa, Gerusalemme

Alcune foto di questo percorso...

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Approfondimenti

01 marzo 2022

La Basilica di Aquileia è dedicata alla Vergine e ai santi Ermacora e Fortunato: ha una storia architettonica le cui radici affondano negli anni immediatamente successivi al 313 d.C. quando, grazie all’Editto di Milano che poneva termine alle persecuzioni religiose, la comunità cristiana ebbe la possibilità di edificare liberamente il primo edificio di culto.

All'interno sono conservati bellissimi affreschi: come quelli nella "Cripta degli affreschi" dove sono raffigurate le scene della Passione di Cristo e la Morte di Maria, figure di Santi, la Madonna in trono col Bambino fra i simboli degli Evangelisti e Cristo in trono fra gli Angeli. Ancora il maestoso affresco absidale risalente all'anno 1031, quando il patriarca Popone ne decise la realizzazione. Al centro la Madonna in trono e ai lati i martiri della tradizione aquileiese: Ermacora, Fortunato ed Eufemia (le Vergini Aquileiesi), S. Marco evangelista, Ilario e Taziano.

Nella ricca zona archeologica sotterranea della "Cripta degli Scavi", sono visibili resti archeologici di quattro epoche diverse risalenti fino al I secolo A.C. dove nel livello inferiore sono presenti i mosaici di una Domus dell’età di Augusto (fine I secolo a.C. - inizi I secolo d.C.).

All’ingresso della Cripta degli Scavi è posto il Santo Sepolcro. Il monumento, del secolo XI, riproduce la chiesa dell’Anastasis (della Resurrezione), eretta a Gerusalemme sul sepolcro di Cristo; un tempo era usato per i riti della Settimana Santa. Le imitazioni del Santo Sepolcro gerosolimitano potevano essere delle chiese, dei battisteri, degli altari, delle strutture lignee “a cassa”... oppure, come nel caso di Aquileia, un sacello: a memoria del luogo più venerato dalla cristianità e dove si sarebbero ricreati, durante la liturgia pasquale, gli eventi della Passione e Resurrezione di Cristo. 

Il Sepolcro aquileiese è sintesi di due differenti edifici gerosolimitani: il Sepolcro vero e proprio, custodito all’interno dell’Edicola, e la Rotonda dell’Anastasis che la circonda. Il Santo Sepolcro aquileiese risale all’XI secolo e si ritiene sia stato commissionato dal patriarca Popone e probabilmente portato a termine dal patriarca Sigeardo. Si presenta come un sacello a pianta circolare, realizzato in marmo greco, da cui sporge un grosso muraglione che lo salda al muro della basilica, e in alto è coperto da un tetto conico sorretto da tredici colonnine (in origine dodici).

Dalla piccola porta d’ingresso si può scorgere l’interno del Sepolcro, caratterizzato da un altare sulla destra, mentre a sinistra un arcosolio sovrasta la tomba caratterizzata dalla presenza di tre incavi disposti orizzontalmente sulla lastra di copertura. L'incavo centrale è forato e quindi in comunicazione con l’interno del sarcofago... Dall’analisi dei testi liturgici aquileiesi, gli studiosi hanno concluso che nel Medioevo il Venerdì Santo l’Ostia con la Croce, avvolte in un “sudario” o porpora, venivano riposte all’interno del foro che poi veniva chiuso con un coperchio, a simboleggiare la deposizione di Cristo all’interno del Sepolcro. I due incavi laterali servivano probabilmente come “mensa” nei quali poggiare degli oggetti liturgici. Al soffitto vi sono dei ganci dove venivano appese le lanterne con candele ad illuminare questa scena Pasquale...

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