25 anni di Sacerdozio
02 giugno 2022

p. Adriano
Pellegrinaggio: Ain Karem e rientro
18 maggio 2022
Si è concluso il nostro pellegrinaggio in Terra Santa! Ormai di rientro...
Questi ultimi giorni sono stati dedicati a Gerusalemme e a Ain Karem: vi si trova la memoria dell’incontro di Maria con Elisabetta e la chiesa di San Giovanni.
Il ministero di Gesù inizia a Cana con la presenza della Madre e termina sulla croce con la consegna della Madre al discepolo amato. Ain Karem forma un arco che include il racconto di Cana e il pellegrinaggio. Anche se Giovanni non menziona la visita di Maria alla cugina, questo luogo ha molta importanza simbolica: ogni pellegrino al termine del viaggio è chiamato ad essere testimone e voce del Messia, come il Battista.
Una bellissima esperienza che non mancheremo di testimoniare: ogni pellegrino al termine del viaggio è chiamato ad essere testimone e voce del Messia, come il Battista.
Grazie a tutti! Pace e bene! alcune foto...
p. Adriano
Pellegrinaggio: verso Gerusalemme
16 maggio 2022
Dalla Galilea siamo scesi verso Gerusalemme seguendo un percorso simile a quello di Gesù... anche attraverso zone desertiche: il deserto di Giuda, il sito archeologico di Qumran, il Mar Morto, il fiume Giordano...
Il deserto è luogo simbolo della meditazione e dell'ascesi. Molti sono i riferimenti biblici nell'Antico Testamento così come nel Vangelo. Questi sono i luoghi di Gesù dove vi si reca 40 giorni prima delle tentazioni; i luoghi di Giovanni il battista dove battezza e annuncia "la venuta di uno più grande di lui..." Dal deserto di Giuda siamo scesi nella depressione del Mar Morto (-200m sotto il livello del Mediterraneo) e raggiunto il fiume Giordano dove abbiamo avuto modo di rivivere il battesimo di Gesù nel fiume Giordano; anche noi abbiamo rinnovato le nostre promesse battesimali. "Quanti di noi si ricordano - ha chiesto Padre Adriano - la data del proprio battesimo? E' bene riscoprirla e festeggiarla come il nostro compleanno: se in quest'ultimo siamo nati, nel battesimo siamo nati a vita nuova in Cristo."
Raggiunto poi il Mar Morto, ci siamo concessi un pediluvio nelle acque salate del mare, da sempre luogo termale e terapeutico e successivamente Qumran. Sito di una antica comunità essena fino al 68 d.C., periodo in cui viene distrutto. La storia racconta che nel 1947 un pastore alla ricerca di una sua pecora che aveva smarrito, vedendo delle grotte gettò un sasso pensando fosse là. Ma il lancio colpì un anfora che si ruppe. Vennero così portati alla luce altri vasi contenenti dei manoscritti. Gli studi successivi riveleranno che si tratta di trascrizioni di brani dell'Antico Testamento.
Fino a raggiungere la città santa, Gerusalemme
Alcune foto di questo percorso...
Pellegrinaggio: "la Galilea delle genti"
13 maggio 2022
Pace e bene!
In questi primi giorni di pellegrinaggio abbiamo raggiunto alcune mete simbolo della prima predicazione di Gesù: Cafarnao, il lago di Tiberiade, il monte delle beatitudini, Cana di Galilea...
Cafarnao: seguendo idealmente il vangelo di Giovanni che cita: «Dopo questo fatto [segno a Cana] scese a Cafarnao, insieme a sua madre, ai suoi fratelli e ai suoi discepoli. Là rimasero pochi giorni» (Gv 2,12). Cafarnao è la città della vita pubblica di Gesù. Abbiamo ammirato gli scavi archeologici della casa di Pietro dove Gesù era di casa ed è stata luogo di molti suoi miracoli, della cittadina intera e della sinagoga.
Il lago di Tiberiade: Chiesa del primato di Pietro, dove Pietro è invitato a "pascere le pecorelle" di Gesù nonostante tutto quello successo qualche giorno prima, il rinnegamento.
Cana di Galilea, dove alle nozze trasforma l'acqua in vino... questo luogo è molto importante per San Giovanni. A Cana è l’inizio dei “segni” di Gesù: nel testo delle Nozze (Gv 2,1-12) si comprende che Gesù è lo sposo che ama con gesti di amore concreti durante la sua vita pubblica.
alcune foto per tutti gli amici di Terra Santa!
p. Adriano
Ritorno in Terra Santa!
12 maggio 2022
Pace e bene! Finalmente siamo ripartiti per la Terra Santa!
Abbiamo fatto nostre le parole del p. Custode: "io spero che i pellegrini vengano con la mentalità del pellegrino, di chi vuol fare un'esperienza di fede. Il pellegrinaggio è la metafora della vita e quindi mi metto in cammino. Non perché mi fido di questa o di quell'altra cosa, non faccio cose imprudenti, ma mi fido anche del Padreterno. Bisogna che ritroviamo le motivazioni del pellegrinaggio: parto perché ho motivazioni, parto perché voglio approfondire la mia fede, e andando in Terrasanta questo lo faccio a contatto col mistero dell'incarnazione, nei luoghi in cui la parola di Dio si è rivelata e si è fatta carne; parto perché mi fido di Dio e so che la mia vita comunque è nelle mani sue, e quando arriverà il mio passaggio sia qui o lì, l'importante è farlo bene."
Un saluto da Nazareth, ricordando nella preghiera tutti gli Amici di Terra Santa!
p. Adriano