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Neghev: la vita nel deserto

08 giugno 2025

In questi giorni ci siamo sempre più addentrati nel deserto... abbiamo potuto gustare quanta vita c'è in un deserto nonostante sia un luogo inospitale ai nostri occhi...
Quanto anche l'uomo si è saputo ambientare e conciliare la propria vita con la terra arida

Nel tragitto abbiamo fatto tappa a Mitzpe Ramon, città del sud di Israele nel deserto, situata a 85 km a sud di Beer Sheva su di un promontorio alto 800 m che si affaccia su di una grande depressione del suolo nota come Cratere di Ramon. Questa è una formazione di natura carsica, unica in Israele e in tutta la regione del Sinai.

Poi abbiamo visitato a una delle più belle città Nabatee: Manshit, create sulla via che dal porto di Gaza accoglieva le carovane dirette a Petra con i loro carichi preziosi quali sete ed incenso.

Alcune bellissime foto di questi giorni

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Verso le terre del Neghev

06 giugno 2025

Verso il deserto del  Neghev (che significa “terra arida”), a sud di Israele tra confine egizio, striscia di Ghaza e mar Morto... E' stato teatro di molti avvenimenti del Primo Testamento e vi hanno vissuto Abramo e Isacco (Gen 12, 13, 20, 21 e 26); lo hanno ripetutamente percorso i figli di Giacobbe per recarsi dal fratello Giuseppe, in Egitto (Gen 42-46); fu teatro dell’Esodo (Nm20-21 e Dt 2).

Le tappe di ieri sono state En Ghedi ("sorgente del capretto"), un'oasi posta sulla sponda occidentale del mar Morto e le più note Qumran e Sodoma.

Oggi meta alla Valle An Avdad, città dedicata al re nabateo Oboda che i Nabatei fondarono nel Negev centrale nel II sec. a.C. - E' situata 65 km a sud di Beersheva. La città, costruita su una collina rocciosa a 650 m sul livello del mare, si eleva di circa 50 metri sulla valle del Wadi Zin. Altra tappa la città di Shivta, è la più recente delle città costruite dai nabatei nel primo secolo a.C. Collegava direttamente Elusha con Avdat e quindi Petra. Le cupole delle chiese recuperate dagli scavi recenti ravvivano il paesaggio desolato del deserto.

 Alcuni momenti di queste visite...

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Gerusalemme: Conferenza dei Commissari di lingua italiana

04 giugno 2025

E' in pieno svolgimento il Corso di formazione e aggiornamento per accompagnatori spirituali di pellegrini in Terra Santa che si tiene dal 2 al 9 giugno 2025. Quest'anno è stata organizzata a Gerusalemme, occasione per far sentire la nostra vicinanza ai frati e ai cristiani presenti, in questo momento difficile.

Il tema di quest'anno è incentrato sull'approfondimento del deserto nell’Antico e Nuovo Testamento come luogo di nascita alla fede, luogo della chiamata e spazio dove hanno inizio delle grandi imprese. Il deserto del Negev ha fornito lo sfondo e la scenografia per l’Esodo dall’Egitto. I suoi sentieri sono stati percorsi dai figli di Giacobbe e qui visse Abramo con il figlio Isacco e sono tante le attestazioni archeologiche che parlano delle civiltà che fanno da sfondo all’esperienza dei Patriarchi e del primo cristianesimo.
"Nella terra promessa come in terra straniera". In questi primi incontri si è contestualizzato geograficamente e storicamente la regione del Neghev e le civiltà che lo hanno vissuto come gli Edomiti, Idumei e Nabatei. Successivamente avremo modo di attraversare questa terra,  il deserto di Giuda, il Mar Morto ed in maniera più ampia tra le valli del deserto del Neghev e i siti archeologici cananei e nabatei.

In allegato alcune foto per condividere questa esperienza...

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Villa Verucchio: ricordo di p. Pietro Rossi

25 maggio 2025

Nella giornata di oggi con i frati minori di Villa Verucchio ci siamo recati a Torriana dove si è tenuta una bella commemorazione in ricordo di p. Pietro Rossi, a due anni dalla sua morte e a cento dalla sua nascita avvenuta nel 1925 in Torriana. E' stata celebrata la santa messa a cui è seguita la presentazione di una pubblicazione in ricordo, la benedizione di una statua di p. Lino da Parma o p. Lino Maupas, sulla cui figura p. Pietro ha scritto e si adoperò per onorarlo nel migliore dei modi con molte iniziative religiose. Infine un pranzo conviviale...

A Villa Verucchio padre Pietro ha trascorso molti anni della sua lunga missione, e ancora oggi viene ricordato dai confratelli. "È stato una bella e forte figura di frate minore – così il frate guardiano p. Bruno – ha lasciato una testimonianza profonda e silenziosa di bontà, accoglienza e preghiera". Fu un frate schietto, generoso, profondamente radicato nel carisma francescano e nella sua Romagna. Ordinato frate minore, fu destinato al convento dell’Annunziata di Parma dove intraprese varie iniziative: la fondazione dell’ "Armadio del Povero", una sorta di “emporio solidale” ante litteram dove distribuiva coperte, abiti e generi di conforto; promosse il "Bollettino" del convento e fu accompagnatore spirituale.

Alcuni momenti del pranzo...

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Maggio: mese di Maria

01 maggio 2025 

Maggio è per tradizione il mese dedicato a Maria, madre di Gesù. Ricordando papa Francesco che ci invitava a riscoprire la bellezza di pregare il Rosario, vediamo da dove arriva questa tradizione...

Nasce principalmente da un padre gesuita: Annibale Dionisi, un nobile religioso veneto nato a Verona nel 1679 (morto nel 1754), uomo pio, paziente e dolce. Nel 1725 Dionisi pubblica a Parma "Il mese di Maria o sia il mese di maggio consacrato a Maria con l’esercizio di vari fiori di virtù proposti a’ veri devoti di lei", Un invito a vivere e praticare la devozione mariana nel quotidiano, non necessariamente in chiesa «per santificare quel luogo e regolare le nostre azioni come fatte sotto gli occhi purissimi della Santissima Vergine».

Questa devozione possiamo trovarla comunque già nel Medio Evo:

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Approfondimenti

27 gennaio 2022

Oggi ricade il giorno della memoria. Ma gli episodi di intolleranza contro gli ebrei persistono ancora ai giorni nostri. Si parla di far memoria nella più antica tradizione ebraica... per non dimenticare. Molte sono le iniziative messe in campo, come le pietre d'inciampo, iniziativa dell'artista tedesco Gunter Demnig per depositare, nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee, una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti. Consiste nell'incorporare, nel selciato stradale delle città, davanti alle ultime abitazioni delle vittime di deportazioni, dei blocchi in pietra ricoperti da una piastra di ottone posta sulla faccia superiore. Iniziativa partita nel 1992 da Colonia.

Si parla di educazione delle giovani generazioni per non dimenticare... ma tutt'oggi dei ragazzini quindicenni aggrediscono un coetaneo perché ebreo. Proponiamo il testo della lettera di vicinanza scrittagli da Lia Levi proposta nel TG1 di ieri sera. Anche questa è una pieta d'inciampo da incorporare nel nostro cuore!

"Caro amico di Campiglia Marittima. Quello che ti vorrei fare arrivare è l'abbraccio di una ragazzina di allora che è stata vittima delle leggi razziali del fascismo e si è vista man mano cambiare in peggio la linea della propria vita. Credimi, io ti comprendo e sto soffrendo accanto a te e anche per mio conto privato. Quello che però voglio dirti è, che allora, chi ci perseguitava era proprio che ci avrebbe dovuto proteggere, lo Stato. E' terribile che il tuo Stato sia lì a battersi per il tuo male.
Pensiamo invece un attimo: ora lo Stato e tutta la società civile sono con te; e l'atto che hai subito lo vivono come te, con indignazione e sofferenza. Sono tante, quasi tutte, le persone del nostro paese che condividono la tua sofferenza e spero che tu riesca a percepirlo e sentirlo. Senti anche l'abbraccio che ti invio e non è soltanto il mio." Lia Levi

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