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Messaggio di Pasqua del p. Custode

04 aprile 2021

BUONA PASQUA!

(dal sito della Custodia)

“Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano posto.” (Mc 16,6).
È una tale sorpresa questo annuncio, dato dall’angelo, qui al Sepolcro, la mattina di Pasqua, che risulta incredibile perfino a chi ha conosciuto e seguito Gesù più da vicino.

Risulta incredibile a Maria Maddalena, che era stata guarita da Gesù e da Lui era stata restituita a una vita autentica; Maria Maddalena che lo aveva amato con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze.
Risulta incredibile a Pietro, che pure lo aveva riconosciuto come il Cristo, il Figlio di Dio e aveva ricevuto il compito di confermare nella fede i suoi fratelli.
Risulta incredibile a Giovanni, il discepolo amato, che si era accostato al cuore di Gesù per poter attingere alla profondità del suo mistero e del suo amore.

“Non è qui, è risorto!”, “La morte è stata vinta!”

 (il video - clicca sull'immagine)

Qumran: nuove scoperte

27 marzo 2021

(da Israel Today)

Qumran non finisce di stupire. Gli archeologi israeliani, nell'intento di fermare i saccheggiatori delle grotte, hanno scoperto altri "Rotoli del Mar Morto" oltre ad altri resti stupefacenti.

Per la prima volta in circa 60 anni, gli scavi archeologici hanno portato alla luce frammenti di un rotolo biblico. Scritto in greco, il rotolo include parti dei Libri dei Dodici Profeti Minori, inclusi i libri di Zaccaria e Naum. I frammenti di pergamena e altri rari reperti sono stati scoperti dagli archeologi dell'Autorità delle Antichità Ebraiche in uno sforzo drammatico e impegnativo volto a prevenire il saccheggio di antichità nel deserto della Giudea.

“Queste sono le cose che dovete fare: dite la verità l'un l'altro, rendete giustizia vera e perfetta alle vostre porte. E non inventate il male gli uni contro gli altri, e non amate lo spergiuro, perché tutte quelle sono cose che odio - dichiara il Signore ". Questi versetti, da Zaccaria 8: 16-17, furono scoperti in una grotta dove i rifugiati ebrei si nascosero quasi 1.900 anni fa. I versi, scritti su dozzine di frammenti di pergamena, sono stati scoperti nel corso di una complessa operazione intrapresa sulle scogliere del deserto della Giudea, a partire dal 2017, ben 60 anni dopo l'ultimo ritrovamento dei cosiddetti Rotoli del Mar Morto.

Oltre ai frammenti di pergamena, sono stati scoperti ulteriori reperti straordinari di varie epoche, tra cui: un deposito di monete rare dai giorni della rivolta di Bar-Kokhba; uno scheletro di un bambino di 6.000 anni, probabilmente femmina, avvolto in un panno e mummificato e un grande cesto completo risalente a 10.500 anni fa, probabilmente il più antico del mondo.

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Il Papa nella culla mesopotamica

07 marzo 2021

Il viaggio del Papa è un ritorno nell’antica Mesopotamia, culla della civiltà dove di trovano le più antiche città conosciute, culla delle religioni monoteiste… Luogo ove si susseguirono grandi regni ma anche teatro di cruenti battaglie e lunghe guerre, fino ai giorni nostri… Najaf, città irachena circa 160 km a sud di Baghdad; è una delle città più sacre dell'Islam sciita - Ur dei Caldei, vicino a Nassirya, dove secondo la tradizione venne edificata la casa di Abramo, il patriarca che unisce i destini di Ebrei, Cristiani e Musulmani. Vi si trova ancora la Ziggurat, l’antica torre, tempio dei Sumeri: una delle più grandi al mondo - Erbil o Arbil, storicamente Arbela, è una città curda dell'Iraq, capoluogo della regione del Curdistan iracheno - Mosul, il nome che diedero gli Arabi musulmani all'antica Ninive, la capitale dell'impero assiro. Il sito di Ninive si trova sulla sponda orientale del fiume Tigri, mentre Mosul è sorta sulla sponda occidentale.

Un breve resoconto di alcuni discorsi di Papa Francesco nel suo 33° viaggio apostolico...

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I nostri piedi si fermano alle tue porte: la Porta di Giaffa.

28/02/2021

Salire a Gerusalemme rappresenta il punto d’arrivo di ogni pellegrino ebreo, cristiano o musulmano che sia, e l’emozione di giungere alle sue porte è per tutti un canto di gioia e di contemplazione. “Quale gioia, quando mi dissero: Andremo alla casa del Signore. E ora i nostri piedi si fermano alle tue porte, Gerusalemme! (Sal 121).

Questa grande commozione prende anche oggi ciascun pellegrino che scende dal pullman per attraversare la Porta di Giaffa (Sha’ar Yafo in ebraico), Porta dell’Amico (BabKhalil in arabo) o Porta della Torre di Davide.

Questa porta è l’unica ad essere ubicata verso ovest ed è così chiamata perché

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I 600 anni dei Commissari di Terra Santa

14 febbraio 2021

"Dal sito della Custodia"

In occasione del sesto centenario di istituzione dei Commissari di Terra Santa il 14 febbraio 1421, ad opera di papa Martino V, il Santo Padre ha inviato una lettera autografa al Custode di Terra Santa Fr. Francesco Patton per “sostenere e benedire questo servizio prezioso”. 

Articolo completo --> Lettera del Santo Padre per i 600 anni di istituzione dei Commissari di Terra Santa

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Approfondimenti

15 ottobre 2020

La nuova "mèta" è la chiesa del Santo Sepolcro a Bolzano, detta anche "del Calvario al Virgolo" (Kalvarienberg in tedesco). E’ stata edificata su una sporgenza rocciosa (detta “del Virgolo”) che  consente di essere vista già in fase di avvicinamento dall’autostrada e si nota da quasi tutte le zone di Bolzano.

E’ una chiesa in stile tardo barocco a pianta ottagonale, la cui costruzione fu promossa da un padre cappuccino, Franz von Seyboltsdorff a seguito della donazione del terreno ove edificarla da parte di Josef Friedrich von Kuepach di Castel Flavon. Fu costruita da due architetti di Bolzano Pietro e Andrea Delai tra il 1683 e il 1684. All’interno una cupola ottagonale sovrasta l’altare e il vicino sepolcro, sullo stile della costruzione di Gerusalemme. Gli affreschi presenti risalgono al 1685 e sono opera di Gabriel Kessler e Johann Hueber; mentre gli stucchi delle volte sono opera di Stefano Conseglio e risalgono al 1698/1700. Sono raffigurate scene di Gesù risorto, come l’incontro con Tommaso, con i discepoli di Emmaus, scene al lago di Genesaret. In quest’ultima è raffigurata sullo sfondo la città di Bolzano, immagine significativa perché rappresenta la città come appariva nel 1680!

La chiesa è stata gravemente danneggiata durante la seconda guerra mondiale e poi ricostruita. Come il percorso di accesso con sette cappelle, restaurato tra il 2015 e il 2016 su impulso della Diocesi di Bolzano.

Il sentiero che conduce alla chiesa è costellato da sette cappelle devozionali a cura di Georg Mayr, con sculture a grandezza d’uomo, raffiguranti Gesù nei momenti antecedenti il suo cammino lungo la via dolorosa: prima della cattura e al Litostroto. La prima cappella raffigura Gesù che saluta Maria, poi al Monte degli Ulivi, a seguire Gesù davanti a Caifa, la derisione di Gesù, la flagellazione, l’incoronazione di spine e il cammino verso il Golgota portando la croce. Il percorso termina alla chiesa con la scena della crocifissione. All'interno della chiesa dietro l’altare vi è la riproduzione fedele del Santo Sepolcro: la prima stanza è la riproduzione della cappella dell’Angelo, ove appare alle pie donne, la seconda il sepolcro vero e proprio.

Come abbiamo visto, molte riproduzioni sono frutto della voglia dei pellegrini di ritorno dalla Terra Santa di rendere tangibile l’esperienza vissuta nei luoghi santi e far così partecipare anche coloro che non si sarebbero mai potuti recare in pellegrinaggio. Così fecero anche alcuni cittadini di Bolzano al loro ritorno dalla Terra Santa: "erigere assieme in santo zelo una cappella del S. Sepolcro nella stessa forma presente a Gerusalemme".

 

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