5 settembre 2016

Oggi la nostra meta è il lago di TiberiadeUna bellessima giornata...! le foto.

Il lago/mare raggiunge una profondità di -200m sul livello del Mediterraneo. Il mare è alimentato dalle acque del fiume Giordano che lo attraversa e prosegue verso il Mar Morto.

Le tappe del lago sono molto importanti e significative:

- Chiesa del primato di Pietro, dove Pietro è invitato a "pascere le pecorelle" di Gesù nonostante il rinnegamento di qualche giorno prima...

- Cafarnao: la città della vita pubblica di Gesù. Abbiamo visitato la casa di Pietro, luogo di molti miracoli di Gesù e il sito dell'antica sinagoga.

- Monte delle beatitudini: più un altopiano; pertanto si sposano le due versioni delle beatitudini dove in una si parla di un monte e in un'altra di una zona pianeggiante. Qui abbiamo celebrato messa e pranzato con il piatto tipico: "il pesce di S. Pietro"

E pomeriggio in barca sul lago! Per ricordare dei gesti importanti di Gesù: la tempesta sedata; aver camminato sulle acque. 

Sono le zone del quotidiano di Gesù, i luoghi dove il cammino di Gesù con gli apostoli è iniziato e si è concluso, dopo la resurrezione.

p. Adriano


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6 settembre 2016


La giornata odierna è dedicata al fiume Giordano, con visita il sito archeologico di Beit She'an nella valle del Giordano, ai piedi dei Monti Gelboa:
l'imponente Tell al-Hosn rappresenta il primitivo sito, in mezzo a una zona ricca di vegetazione e diversi corsi d'acqua. Nel Talmud si trova: "Se il paradiso si trova in Palestina, la porta è in Beit She'an!"
Gli scavi eseguiti tra il 1921 e il 1933 hanno portato alla luce resti della sovranità egizia: oltre al sito del Tempio di Tutmosis III anche la fortezza costruita da Amenophis. Inoltre del periodo successivo l'anfiteatro, l'ippodromo, diverse chiese e monasteri.

LE FOTO DI OGGI: Beit She'an e Betlemme

Raggiungiamo Betlemme e dopo pranzo visita alla Basilica della Natività, alla chiesa di Santa Caterina e alle grotte sotterranee; infine il campo dei pastori.

- Basilica della Natività: ricordo degli avvenimenti della nascita di Gesù nei luoghi dove questi sono avvenuti: il luogo della nascita, della mangiatoia, la grotta di Giuseppe. Questi, per tradizione tramandata nel corso di questi due millenni, sono luoghi da sempre visitati e venerati come luoghi santi. 

Campo dei pastori: ricorda l'annuncio di gloria fatto dagli angeli: "troverete un bambino avvolte in fasce che giace in una mangiatoia". Da prima titubanti, poi fiduciosi e infine felici dell'incontro.
"L'incontro con Gesù deve cambiarci, e nella gioia testimoniare quanto abbiamo vissuto!"

Nella pienezza del tempo (Gal 4,4), quando tutto era disposto secondo il suo piano di salvezza, Egli mandò suo Figlio nato dalla Vergine Maria per rivelare a noi in modo definito il suo amore. Chi vedo Lui vede il Padre (Gv 14,9). Gesù da Nazareth con la sua parola, con i suoi gesti e con tutta la sua personalità rivela la misericordia di Dio (N.1, Misericordiae Vultus).

 


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7 settembre 2016

Oggi siamo tornati sul fiume Giordano. Facciamo ricordo del nostro battesimo.

Messa nel deserto con vista monastero di Wadi el Queilt.
Scavato nelal roccia, su una rupe nel mezzo del deserto di Giuda, si trova il monastero greco ortodosso di San Giorgio, costruito più di 1500 anni fa. Quello di San Giorgio in Koziba è uno dei più antichi monasteri che fiorirono nel deserto, dando origine a una fiorente vita monastica.

Visita poi al sito archeologico di Qumran.
Qumran è un sito di una antica comunità essena fino al 68 d.C., periodo in cui viene distrutto. La storia racconta che nel 1947 un pastore alla ricerca di una sua pecora che aveva smarrito, vedendo delle grotte gettò un sasso pensando fosse là. Ma il lancio colpì un anfora che si ruppe. Vennero così portati alla luce altri vasi contenenti dei manoscritti. Gli studi successivi riveleranno che si tratta di trascrizioni di brani dell'Antico Testamento.


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8 settembre 2016


Pace e bene!

Abbiamo lasciato Betlemme per raggiungere GerusalemmeLa nostra prima visita è diretta al Monte Moria e al Muro della preghiera, il Kothel, luogo simbolo della religione ebraica, memoria dell'antico Tempio di Gerusalemme.

A piedi raggiungiamo il Monte Sion per la visita al Cenacolo, al Cenacolino francescano, alla Basilica della Dormizione di Maria e alla Chiesa del Gallicantu, che fa memoria del tradimento di Pietro.

Nel pomeriggio: Monte degli Ulivi. Gesù vi si ritira a pregare dopo l'ultima cena con i 12 e prima della passione.
Raggiungiamo Betfage con sosta al Pater Noster e al Dominus Flevit dove si ricorda il lamento di Gesù sulla città e infine la basilica del Getzemani.

Se riusciamo alla sera prima visita veloce al Santo Sepolcro.


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9 settembre 2016


Oggi percorriamo a piedi la Via "Dolorosa", via percorsa da Gesù per la nostra salvezza.

Dalla Porta dei Leoni, attraversiamo il quartiere arabo e visita alla chiesa di S. Anna, ultimo esempio di chiesa crociata molto ben conservata e la vicina piscina probatica (del brano evangelico del paralitico). 

Da qui iniziamo il percorso della “Via Crucis di Gesù” partendo dalla Chiesa della Flagellazione e poi il Litostroto; le varie stazioni, con le cappelle della 5^ (Simone di Cirene), la 6^ (dedicata all'incontro con la Veronica) e la 9° (dove si trova il patriarcato copto). Il nostro percorso si conclude, come per Gesù, al Calvario, al Santo Sepolcro... VUOTO!

Il pomeriggio è invece dedicato alla località di Emmaus-Abu Gosh: è un villaggio arabo/cristiano, luogo affascinante e pittoresco. La prima fondazione risale ad oltre 6.000 anni fa, nel periodo biblico il suo nome era Kiryat Ye’arim, ed era un centro cerimoniale dove venne collocata l’Arca dell’Alleanza. Nell'era Bizantina, 1.500 anni fa, a Kyriat Ye’arim, considerato un luogo sacro, fu edificata una chiesa.
Durante il periodo delle Crociate, il villaggio venne identificato con Emmaus, il luogo in cui Gesù si sarebbe rivelato dopo la resurrezione, e vi fu costruito un monastero benedettino che, tuttora visitabile, è uno degli edifici più belli rimasti intatti dopo le Crociate, con un giardino ben curato e ricco di antichi alberi, decorato con imponenti affreschi e da una fontana.

Nel punto più alto del villaggio sorge la chiesa di Nostra Signora dell’Arca dell’Alleanza (1924) con una bellissima vista sulle Colline di Gerusalemme. 

Ma in Israele Abu Gosh è anche il sinonimo di “hummus”, prodotto tipico della cucina araba. Non l’hummus che potreste trovare anche in città, ma una deliziosa e meravigliosa composta servita in una varietà di maniere differenti e decorazioni speziate. Recentemente Abu Gosh ha ricevuto il titolo di “centro dell’hummus”.


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10 settembre 2016

Di ritorno da questo bel pellegrinaggio... facciamo tesoro di quanto visto e vissuto: diventiamo testimoni del nostro amore per Gesù e per la Terra Santa!

Alcune delle foto della settimanta...!

Ain Karem: questo luogo ha una grande importanza simbolica: ogni pellegrino al termine del viaggio è chiamato ad essere testimone e voce del Messia, come il Battista.

Luca 1, 39-55

39 In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. 
40 Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 41 Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo 42 ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43 A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? 44 Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. 45 E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore».

46 Allora Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore
47 e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
48 perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
49 Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo nome:
50 di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono. 
51 Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
52 ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili;
53 ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi.
54 Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia,
55 come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre».

 

In mattinata facciamo visita alla località di Ain Karem dove si trova la memoria dell’incontro di Maria con Elisabetta e la chiesa di San Giovanni.

Poi con il volo di rientro portiamo a termine questo bel pellegrinaggio!

Grazie a tutti!

Pace e bene!

p. Adriano


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27 dicembre 2016


Tabor e Nazareth

La misericordia nella Sacra Scrittura è la parola-chiave per indicare l’agire di Dio verso di noi. Egli non si limita ad affermare il suo amore, ma lo rende visibile e tangibile. Per sua stessa natura è vita concreta. Questa concretezza per noi cristiani si chiama Gesù (N.9, Misericordiae Vultus).

In mattinata partenza per il Tabor il luogo dove si ricorda il racconto della Trasfigurazione, icona del mistero pasquale.
Trasferimento a Nazareth.  Visite: la Basilica dell’Annunciazione, il Museo Francescano, la Chiesa di San Giuseppe.

ALCUNE FOTO DELLA GIORNATA e DEL ROSARIO RECITATO QUESTA SERA ALLA GROTTA DI NAZARETH!

 


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25 dicembre 2016

«Vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo:
oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore.

Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama».

BUON NATALE da Betlemme, dove il Verbo si è fatto carne!

Le nostre mete di oggi: Gerusalemme e il monte Sion.

In mattinata lasceremo Betlemme per raggiungere Gerusalemme.
Inizio delle visite cominciando con il Muro della preghiera, il Kothel. I romani lo distrussero nel 70 d. C. ma gli ebrei continuarono a riunirsi, quando era loro possibile, attorno a questa roccia del Monte Moria. A piedi raggiungeremo il Monte Sion: visita al Cenacolo, dove faremo memoria dell’ultima cena e della discesa dello Spirito Santo, al Cenacolino francescano, alla Basilica della Dormizione e alla Chiesa del Gallicantu, che fa memoria del tradimento di Pietro. 


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26 dicembre 2016

Giornata a Gerusalemme

Saliremo sul Monte degli Ulivi, raggiungendo Betfage facendo una sosta al Pater Noster e al Dominus Flevit. Arrivo alla basilica del Getzemani; la lettura del vangelo ci introdurrà nel mistero della decisione di Gesù di consegnarsi, dopo una notte trascorsa a pregare nell’orto; vista alla Grotta dell’arresto e alla chiesa ortodossa della Tomba di Maria.

Nel pomeriggio raggiungeremo a piedi la via “Dolorosa”, chiamata così perché essa vuol seguire la via che percorse Gesù dal Pretorio al Calvario. Partenza dalla Porta dei Leoni e visita alla Chiesa di St. Anna e alla Piscina Probatica; visiteremo poi la Chiesa della Flagellazione; la 6° stazione (dedicata a Veronica); la 9° stazione (dove si trova il patriarcato copto); il Monastero russo dedicato a S. Alessandro Nevski, dove si trova una soglia che può essere messa in relazione con l’antica porta delle Mura di Gerusalemme che Gesù ha varcato per salire al Calvario; e infine alla Basilica della Resurrezione, con la visita approfondita al Calvario e al Santo Sepolcro.


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28 dicembre 2016

Il ministero di Gesù: la Galilea delle genti - LE FOTO DI QUESTA BELLISSIMA GIORNATA SUL LAGO

Il richiamo che Gesù fa nel testo (di Matteo) del profeta Osea - “voglio l’amore e non il sacrificio” (Os 6,6)

Dopo la prima colazione, visiteremo il lago di Tiberiade, luogo della chiamata dei primi 4 discepoli e laboratorio “messianico” di Gesù, che comprendeva l’insegnamento nelle sinagoghe, la guarigione dalle malattie, la chiamata e la formazione dei discepoli, la preghiera. Sosta al sito archeologico di Cafarnao; a Tabgha per la visita alla chiesa francescana del Primato di Pietro e alla chiesa benedettina della moltiplicazione dei pani e dei pesci; al Monte delle Beatitudini e a Corazin

 


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