4 settembre 2016

 

ALCUNE FOTO DI OGGI!

Pace e bene!
Ieri siamo arrivati all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv! Ci siamo poi recati al Santuario del Monte Carmelo, eretto in memoria di Elia.

In serata abbiamo partecipato alla veglia/fiaccolata presso la Basilica dell'Annunciazione a Nazareth.

Oggi entriamo nel vivo del pellegrinaggio!

Ci dirigiamo al Monte Tabor, luogo dove si ricorda il racconto della Trasfigurazione, icona del mistero pasquale.

Dal sito della Custodia, un approffondimento "TRASFIGURAZIONE NEL QUOTIDIANO"

Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. 29 Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. 30 Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elia, 31 apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. 32 Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. 33 Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli non sapeva quello che diceva. 34Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. 35 E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». 36 Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto (Lc 9,28-36).

La missione che Gesù ha ricevuto dal Padre è stata quella di rivelare il mistero dell’amore divino nella sua pienezza. Questo amore è ormai reso visibile e tangibile in tutta la vita di Gesù. La sua persona non è altro che amore che si dona gratuitamente (…) Tutto in Lui parla di Misericordia. Nulla in lui è privo di compassione (N.8, Misericordiae Vultus).

Rientrati a Nazareth abbiamo fatto visita alla Basilica dell’Annunciazione, il Museo Francescano, la Chiesa di San Giuseppe, la fontana della Vergine e la sinagoga.

p. Adriano


   (clicca sulle foto per ingrandire)
 

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21 aprile 2018

Arrivati in Terra Santa, con prima tappa Betlemme!

Tutto bene! Alcune foto...

pace e bene
p. Adriano

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22 aprile 2018

Oggi è iniziato a pieno ritmo il nostro pellegrinaggio in Terra Santa.

Ci siamo diretti verso il deserto per raggiungere il monastero di San Giorgio in Koziba.

Il monastero di San Giorgio in Koziba si trova nel Deserto di Giuda, uno dei luoghi più brulli e aridi del pianeta. Ci troviamo in Cisgiordania, in uno dei luoghi più antichi del mondo, dove si trova anche Gerico. Il Monastero di San Giorgio Koziba è uno splendido esempio di architettura monastica, uno dei più remoti monasteri nel mondo. Qui vivono solo monaci dediti alla preghiera, in un luogo solitario e silenzioso.

La giornata è stata dedicata anche alla visita della Basilica della Natività a Betlemme. Ci siamo armati di molta pazienza per il gran numero di pellegrini. Fino a 2 ore di fila!
Per quanto disagevole è comunque un aspetto molto positivo per le persone che vivono in Terra Santa. Nonostante le notizie degli scontri (limitati al confine con i Territori di Gaza), la Terra Santa è sicura e i pellegrini vengono numerosi a visitare la Terra di Gesù; nel loro piccolo sono Testimoni di Pace!

Alcune foto...!

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23 aprile 2018

Dopo la tappa a Nablus in Palestina abbiamo raggiunto Nazareth in Galilea.

   A Nablus abbiamo visitato il Pozzo di Giacobbe dove Gesù incontra la Samaritana che gli offrì acqua da bere e a cui rivelò di essere il Messia. A 300 metri dista la tomba di Giuseppe.

Una piccola parentesi su Nablus: fondata dai romani nel 72 d.C fu chiamata Flavia Neapolis dall’imperatore Flavio. Dopo la sua conquista nel 636, gli arabi la chiamarono Nablus. Durante il periodo crociato venne invece chiamata Napoli, gemellata oggi con l’omonima città italiana.

Nablus si trova in Palestina e dista 60 km da Gerusalemme. È una delle città più grandi e importanti della Cisgiordania, con più di 140.000 abitanti e sede della più grande università della Palestina, “Al-Najāh”, l’Università Nazionale.  Nablus è famosa per la produzione e l’esportazione di olio d’oliva, sapone e cotone.

Il cuore di Nablus è sicuramente la città vecchia o casbah “Al Qasada”, con i suoi palazzi risalenti all’epoca ottomana e le sue vie strette in pietra dove sono collocati numerosi colorati mercatini di spezie, frutta e verdura.

Al posto di una chiesa crociata e basilica romana sorge oggi la Grande Moschea Al Kebir. Poco lontano il sito di Sebaste, che abbiamo avuto modo di raccontare in un articolo dedicato a questo sito archeologico che custodisce diverse rovine tra cui un anfiteatro (il più grande in Palestina) e una chiesa bizantina costruita su quella che una volta era ritenuta essere la tomba di Giovanni Battista prima che venisse profanata nel IV sec d.C.  (link a articolo Luoghi di Terra Santa: Sebaste).

   A Nazareth abbiamo fatto visita alla cittadina in particolar modo alla Basilica dell'Annunciazione e alla Fontana della Vergine. (link all'articolo del prof. Cavallaro - Prof. Sartori e la Fontana)

Nablus

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Nazareth

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24 aprile 2018

Prosegue ottimamente il nostro pellegrinaggio accompagnati da un bel sole caldo!

La giornata è iniziata da Cana di Galilea: questo luogo è molto importante per San Giovanni. A Cana è l’inizio dei “segni” di Gesù: nel testo delle Nozze (Gv 2,1-12) si comprende che Gesù è lo sposo che ama con gesti di amore concreti durante la sua vita pubblica.

Scendiamo poi a Cafarnao, seguendo idealmente il vangelo di Giovanni che cita: «Dopo questo fatto [segno a Cana] scese a Cafarnao, insieme a sua madre, ai suoi fratelli e ai suoi discepoli. Là rimasero pochi giorni» (Gv 2,12). Cafarnao è la città della vita pubblica di Gesù. Abbiamo ammirato gli scavi archeologici della casa di Pietro dove Gesù era di casa ed è stata luogo di molti suoi miracoli, della cittadina intera e della sinagoga.

Infine sul lago di TiberiadeChiesa del primato di Pietro, dove Pietro è invitato a "pascere le pecorelle" di Gesù nonostante tutto quello successo qualche giorno prima, il rinnegamento. 

Le foto di questa bellissima giornata!

 v 2, 1-12: 1Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. 2Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.
3Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino».
4E Gesù rispose: «Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora». 5La madre dice ai servi: «Fate quello che vi dirà».
6Vi erano là sei giare di pietra per la purificazione dei Giudei, contenenti ciascuna due o tre barili.
7E Gesù disse loro: «Riempite d'acqua le giare»; e le riempirono fino all'orlo. 8Disse loro di nuovo: «Ora attingete e portatene al maestro di tavola». Ed essi gliene portarono.
9E come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, il maestro di tavola, che non sapeva di dove venisse (ma lo sapevano i servi che avevano attinto l'acqua), chiamò lo sposo  
10e gli disse: «Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un po' brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono».
11Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
12Dopo questo fatto, discese a Cafarnao insieme con sua madre, i fratelli e i suoi discepoli e si fermarono colà solo pochi giorni.

Cana di Galilea

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Cafarnao - Lago di Tiberiade - Chiesa del Primato di Pietro

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25 aprile 2018

Stamattina siamo saliti sul monte Tabor, che per tradizione è indicato come luogo della trasfigurazione di Gesù. Abbiamo celebrato Messa alle 11.00 ricordando anche tutti gli Amici di Terra Santa.

Il Tabor non è un monte altissimo (altri nelle vicinanze lo superano) piuttosto una collina ma la caratteristica è che è collocata in una posizione isolata.

Gesù chiama con sé Pietro Giacomo e Giovanni su un alto monte dove Gesù si trasfigura e appaiono con lui Mosè e il profeta Elia... Per Pietro è bello stare lì... "facciamo tre tende, una per te una Mosè e una per Elia"... non sapeva quel che diceva. Una voce dal cielo: Questo è mio figlio eletto nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo". In Gesù vi è il compimento dell'antico testamento come è ben rappresentato dalla vetrata della basilica: tra due pavoni un calice e il triangolo di Dio... figura che nasconde in se la stella di Davide. 

La costruzione del Barluzzi richiama il tema delle tre tende...

Alcune foto... Prosegue anche il collegamento diretto nella nostra pagina Facebook; continuate a seguirci!

Basilica sul monte Tabor

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28 aprile 2018

Si è concluso il nostro pellegrinaggio in Terra Santa!

Dopo splendide giornate di sole, oggi siamo stati accompagnati dalla pioggia... Ma anche sotto la pioggia Gerusalemme è sempre bella!!!

In questi ultimi due giorni ci siamo recati a Ain Karem: vi si trova la memoria dell’incontro di Maria con Elisabetta e la chiesa di San Giovanni. 

Il ministero di Gesù inizia a Cana con la presenza della Madre e termina sulla croce con la consegna della Madre al discepolo amato. Ain Karem forma un arco che include il racconto di Cana e il pellegrinaggio. Anche se Giovanni non menziona la visita di Maria alla cugina, questo luogo ha molta importanza simbolica: ogni pellegrino al termine del viaggio è chiamato ad essere testimone e voce del Messia, come il Battista.

Poi Gerusalemme...

Visita a piedi della città vecchia attraversando il quartiere armeno e il quartiere ebraico.  Ci siamo recati al Monte Sion cominciando dalla sala del Cenacolo e sosta alla Basilica della Dormizione di Maria, raggiungendo il muro della cinta erodiana, denominato Ha Kothel (muro occidentale), il posto più sacro della religione ebraica. 

Ci siamo spostati poi alla Chiesa del Gallicantu, che ricorda il tradimento di Pietro e dove Gesù è imprigionato dopo l'arresto nella casa di Caifa.

Infine Basilica Resurrectionis per gli ortodossi o Chiesa del Santo Sepolcro per i cattolici.

E abbiamo avuto modo di incontrare il Custode di Terra Santa, p. Francesco Patton, che ha spiegato il perché e l'importanza della presenza francescana nei luoghi santi in tutti questi secoli.

 Ain Karen - quartiere ebraico - Gallicantu - SS. Sepolcro

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incontro con il padre Custode

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14 giugno 2018

Arrivati in Terrasanta! E' iniziato il nostro secondo pellegrinaggio del 2018.

Dall'aeroporto ci siamo diretti a Nazareth, al nord, in Galilea... accolti da una buona cena tonificante!

Nei prossimi giorni faremo visita al paese di Nazareth, ci recheremo sul lago di Tiberiade e Cafarnao... e a Sephoris, poco lontana da Nazareth, dove Gesù è cresciuto ed educato al lavoro di carpentiere dal padre Giuseppe.

A presto e seguiteci. Vi terremo aggiornati su questa bellissima esperienza

Pace e bene
p. Adriano

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17 giugno 2018

Prosegue molto bene il nostro pellegrinaggio in Terra Santa accompagnati da un bel sole... caldo!

In questi primi giorni abbiamo già avuto modo di raggiungere dei luoghi molto significativi:

- Cana, dove si fa memoria del miracolo di Gesù dell'acqua che è trasformata in vino

- il monte Tabor con la sua bellissima basilica della Trasfigurazione: «Maestro, è bello per noi stare qui. Facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia» (Lc. 9,33).

- il lago di Tiberiade, con la vicina Cafarnao e la chiesa del Primato di Pietro. Sono le zone di Galilea dove Gesù svolge in prevalenza la sua missione salvifica.

Ieri sera a Nazareth abbiamo partecipato alla processione notturna per la pace in Terra Santa e nel mondo intero, con l'intercessione di Maria, che a Nazareth è stata chiamata ad essere la madre di tutti noi.

Oggi iniziamo a dirigerci verso sud in Giudea per raggiungere Betlemme.

Buona Domenica!


Cana di Galilea e Monte Tabor

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Lago di Tiberiade

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Processione a Nazareth

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18 giugno 2018

Il deserto è il luogo per eccellenza dell'isolamento dal quotidiano, della meditazione, dell'incontro mistico con Dio. Molti sono i profeti dell'antico testamento che raggiungono o scelgono luoghi deserti. Gesù stesso per 40 giorni vi si reca per meditare dopo l'annuncio al Giordano: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto» (Mt 3, 17). Quello stesso Spirito, appena disceso dai cieli squarciati, sospinge Gesù nel deserto. 

Abbiamo riscoperto come il deserto sia stato nel tempo "luogo di religione". Siamo scesi nella depressione del Mar Morto per visitare la zona di Qumran dell'antica comunità degli Esseni. Poi il fiume Giordano dove abbiamo fatto memoria del nostro Battesimo: il fiume Giordano è stata la zona di predicazione di Giovanni Battista e punto di partenza della missione di Gesù.

Il deserto è stato luogo anche di costruzioni maestose, come la fortezza di Masada.

Anche noi abbiamo voluto toccare con mano questi luoghi e cercare di comprendere il senso profondo della meditazione per avvicinarsi a Dio.

Di seguito alcuni dettagli e le belle foto della giornata.


MASADAantica fortezza, situata su una rocca a 400 m di altitudine rispetto al Mar Morto. Le sue mura erano alte cinque metri lungo tutto il perimetro di un chilometro e mezzo, dotate di una quarantina di torri alte più di venti metri; era una fortezza pressoché inespugnabile.
Inoltre l'unico punto d'accesso infatti era l'impervio sentiero del serpente, così chiamato per i numerosi tornanti che lo rendevano un gravissimo ostacolo per la fanteria. La fortezza divenne nota per l'assedio dell'esercito romano durante la prima guerra giudaica. Grazie agli scavi archeologici iniziati negli anni '60, sono stati riportati alla luce i resti dell'antica fortezza: i campi militari romani, con mosaici di notevole qualità, bagni e anche i massi di pietra lanciati dalle catapulte. Inoltre una piccola sinagoga a testimonianza dell'occupazione zelota e una più recente basilica, risalente al V secolo, fatta costruire da monaci penitenziali.

La depressione del Mar Morto: -200m sotto il livello del Mediterraneo. Il Mar Morto è noto per le sue acque molto salate (si riesce a galleggiare!) e da sempre è luogo termale e terapeutico. Purtroppo le elevate temperature che si registrano anche in questa zona, sono causa della drastica diminuzione del livello delle acque. Sono in fase di studio dei progetti per riportare artificialmente l'acqua nel Mar Morto o studiare programmi che permettano uno sfruttamento diverso dello stesso. 

QUMRAN: è il luogo di un'antica comunità Essena, fino al 68 d.C., periodo in cui viene distrutto. La storia racconta che nel 1947 un pastore alla ricerca di una sua pecora che aveva smarrito, vedendo delle grotte gettò un sasso pensando fosse là. Ma il lancio colpì un anfora che si ruppe. Vennero così portati alla luce altri vasi contenenti dei manoscritti. Gli studi successivi riveleranno che si tratta di trascrizioni di brani dell'Antico Testamento.


foto1-2-3: Qumran e Mar Morto
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