Roma: dalla XII giornata dei volontari per la Terra Santa

30 novembre 2019


di Manuela Sperandio (Amica di Terra Santa)

Da qualche anno come volontaria per la Terra Santa, partecipo all'incontro nazionale per le associazioni che lavorano in questo campo. Lo scorso 26 ottobre mi sono recata a Roma nella prestigiosa sede dell'Antonianum, l’Università dei frati minori, dove si è svolta la XII giornata delle associazioni per la Terra Santa. Il tema della giornata era centrato sull'ottavo centenario del viaggio di San Francesco d’Assisi in Oriente durante la quinta Crociata, proponendo vari aspetti sull'accoglienza e la fede di ieri e di oggi.

Vari sono stati gli interventi susseguitisi nell'arco della giornata, l’inizio con fra Giuseppe Buffon ofm, professore di storia della chiesa e decano della facoltà di teologia presso la Pontificia Università Antonianum di Roma. Padre Buffon ci ha dato una visione diversa sull'incontro nel 1219 a Damietta fra il povero di Assisi e il sultano Malek al-Kamil vedendola come un’occasione fatalmente perduta per i rapporti tra Islam e Cristianesimo, uno sguardo storico inedito su un episodio che non ha ancora smesso di far parlare di sé, come cita pure nel suo libro: “Francesco l’Ospite Folle” edito dalle Edizioni di Terra Santa di Milano.

La storica dell’arte e direttrice del Museo dei Cappuccini a Milano, Rosa Giorgi, con numerose tavole e un’analisi ben approfondita ci ha spiegato le varie tecniche di raffigurazione nel corso dei secoli dello storico incontro. Una giovane Caterina Ferrua volontaria di Operazione Colomba a Tel Abbas in Libano, con una coinvolgente testimonianza ha parlato del suo operato in Medio Oriente. Le varie associazioni di volontari partecipanti sono intervenute liberamente con idee e richieste per migliorare il servizio in Terra Santa.

Il culmine dell’incontro lo abbiamo avuto con un importante intervento di testimonianza del nostro Custode di Terra Santa in Gerusalemme Fra Francesco Patton, trentino, che non smette mai di ricordarci del grande bisogno di aiuti di cui necessita il popolo che vive in queste terre martoriate. La giornata si è conclusa con l’Eucarestia per la Terra Santa celebrata dal Padre Custode, con la benedizione del nuovo altare nella rinnovata Cappella della Delegazione di Terra Santa.

È molto coinvolgente partecipare a questi incontri dove mi rendo conto di quanto sia grave quest’emergenza sociale che vivono le popolazioni dove nostro Gesù percorrendo quelle strade portava amore e non odio e di come oggi invece le supremazie religiose e capitaliste fanno in modo di distruggere tutto. Per questo il mio essere volontaria per la Terra Santa mi porta ad aiutare soprattutto i bambini che sono i più indifesi in questo triste contesto. Nel mio primo pellegrinaggio di due anni fa, con il contributo di voi Sovramontini sono riuscita a portare un po’ di sollievo ai bambini della Parrocchia di Aleppo in Siria e all'orfanatrofio di Betlemme. Vedendo queste realtà ho conosciuto un’altra grande Opera che si occupa di bambini molto particolari, l'Istituto “Effetà Paolo VI” di Betlemme, scuola specializzata per la rieducazione audiofonetica dei bambini audiolesi residenti nei territori Palestinesi. E' questo il mio nuovo obiettivo, portare un sorriso a questi bimbi, anche con il contributo degli Amici di Terra Santa che vorranno partecipare, con "Iniziativa "Tutti a Betlemme...""

   (clicca sulle foto per ingrandire)
dalla XII giornata volontari di Terra Santa
 

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  • Suor Ginetta Aldegheri

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Transito di SAN FRANCESCO

03 ottobre

Un gemito mi sale dal cuore. Colui, che era la nostra consolazione, se ne è andato lontano;

colui che ci portava tra le sue braccia come agnelli, si è recato in una regione lontana!

“Il padre e fratello nostro Francesco è tornato al Signore nella prima ora della notte

che precede il 4 ottobre, di domenica”. (FF 312) Frate Elia a tutto l’Ordine francescano.

“Erano passati due anni dall’impressione delle stimmate e vent’anni dalla sua conversione. Egli chiese che lo portassero a Santa Maria della Porziuncola: voleva pagare il suo debito alla morte e avviarsi al premio della ricompensa eterna, proprio là dove,ad opera della vergine madre di Dio, aveva concepito lo spirito di conversione e di grazia. Condotto al luogo predetto, per mostrare con l’autenticità dell’esempio che nulla Egli aveva in comune col mondo, durante quella malattia che mise fine ad ogni infermità, si pose tutto nudo sulla terra: voleva in quell’ora estrema, lottare nudo con il nemico nudo…

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