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Maria nel Corano

02 maggio 2021

Per questo mese di maggio riproponiamo un articolo pubblicato nel 2018 tratto dal sito del Commissariato di Terra Santa di Germania dove veniva trattata la grande venerazione che Maria vede conferita nel mondo islamico. Maria ci è stata mostrata come una figura che unisce i cristiani e musulmani. Questo argomento viene approfondito nel seguente articolo.

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I nostri piedi si fermano alle tue porte: la Porta di Sion o di Davide.

14 aprile 2021 

Entrando nella città vecchia di Gerusalemme dalla Porta di Gaffa e proseguendo a destra si giunge al quartiere Armeno, il più piccolo dei quattro quartieri della città vecchia dove si trova il patriarcato Armeno. Attraversatolo si raggiunge la Porta di Sion (Sha’ar Tzyyon), che prende nome dall’omonimo monte Sion. Oltre la porta, per una stretta via, si raggiunge la “Sala al piano superiore”, “il Cenacolo” che significa luogo della cena (Lc 22,12 – Mc 14,15), il luogo dove Gesù celebrò con i suoi discepoli l’ultima cena istituendo l’Eucarestia e il Sacerdozio, e dove Gesù apparve dopo la Risurrezione e dove a Pentecoste discese lo Spirito Santo.

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Qumran: nuove scoperte

27 marzo 2021

(da Israel Today)

Qumran non finisce di stupire. Gli archeologi israeliani, nell'intento di fermare i saccheggiatori delle grotte, hanno scoperto altri "Rotoli del Mar Morto" oltre ad altri resti stupefacenti.

Per la prima volta in circa 60 anni, gli scavi archeologici hanno portato alla luce frammenti di un rotolo biblico. Scritto in greco, il rotolo include parti dei Libri dei Dodici Profeti Minori, inclusi i libri di Zaccaria e Naum. I frammenti di pergamena e altri rari reperti sono stati scoperti dagli archeologi dell'Autorità delle Antichità Ebraiche in uno sforzo drammatico e impegnativo volto a prevenire il saccheggio di antichità nel deserto della Giudea.

“Queste sono le cose che dovete fare: dite la verità l'un l'altro, rendete giustizia vera e perfetta alle vostre porte. E non inventate il male gli uni contro gli altri, e non amate lo spergiuro, perché tutte quelle sono cose che odio - dichiara il Signore ". Questi versetti, da Zaccaria 8: 16-17, furono scoperti in una grotta dove i rifugiati ebrei si nascosero quasi 1.900 anni fa. I versi, scritti su dozzine di frammenti di pergamena, sono stati scoperti nel corso di una complessa operazione intrapresa sulle scogliere del deserto della Giudea, a partire dal 2017, ben 60 anni dopo l'ultimo ritrovamento dei cosiddetti Rotoli del Mar Morto.

Oltre ai frammenti di pergamena, sono stati scoperti ulteriori reperti straordinari di varie epoche, tra cui: un deposito di monete rare dai giorni della rivolta di Bar-Kokhba; uno scheletro di un bambino di 6.000 anni, probabilmente femmina, avvolto in un panno e mummificato e un grande cesto completo risalente a 10.500 anni fa, probabilmente il più antico del mondo.

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Il Papa nella culla mesopotamica

07 marzo 2021

Il viaggio del Papa è un ritorno nell’antica Mesopotamia, culla della civiltà dove di trovano le più antiche città conosciute, culla delle religioni monoteiste… Luogo ove si susseguirono grandi regni ma anche teatro di cruenti battaglie e lunghe guerre, fino ai giorni nostri… Najaf, città irachena circa 160 km a sud di Baghdad; è una delle città più sacre dell'Islam sciita - Ur dei Caldei, vicino a Nassirya, dove secondo la tradizione venne edificata la casa di Abramo, il patriarca che unisce i destini di Ebrei, Cristiani e Musulmani. Vi si trova ancora la Ziggurat, l’antica torre, tempio dei Sumeri: una delle più grandi al mondo - Erbil o Arbil, storicamente Arbela, è una città curda dell'Iraq, capoluogo della regione del Curdistan iracheno - Mosul, il nome che diedero gli Arabi musulmani all'antica Ninive, la capitale dell'impero assiro. Il sito di Ninive si trova sulla sponda orientale del fiume Tigri, mentre Mosul è sorta sulla sponda occidentale.

Un breve resoconto di alcuni discorsi di Papa Francesco nel suo 33° viaggio apostolico...

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I nostri piedi si fermano alle tue porte: la Porta di Giaffa.

28/02/2021

Salire a Gerusalemme rappresenta il punto d’arrivo di ogni pellegrino ebreo, cristiano o musulmano che sia, e l’emozione di giungere alle sue porte è per tutti un canto di gioia e di contemplazione. “Quale gioia, quando mi dissero: Andremo alla casa del Signore. E ora i nostri piedi si fermano alle tue porte, Gerusalemme! (Sal 121).

Questa grande commozione prende anche oggi ciascun pellegrino che scende dal pullman per attraversare la Porta di Giaffa (Sha’ar Yafo in ebraico), Porta dell’Amico (BabKhalil in arabo) o Porta della Torre di Davide.

Questa porta è l’unica ad essere ubicata verso ovest ed è così chiamata perché

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Approfondimenti

21 giugno 2020

QUATTORDICESIMA STAZIONE – GESÙ È DEPOSTO NEL SEPOLCRO

Giuseppe, preso il corpo di Gesù, lo avvolse in un candido lenzuolo e lo depose nella sua tomba nuova, che si era fatta scavare nella roccia. Rotolata poi una gran pietra sulla porta del sepolcro, se ne andò.(Mt 27,59)

Dal Cantico delle Creature
Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra Morte corporale,
da la quale nullu homo vivnete po’ skappare:
guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati quelli ke trovarà ne le Tue santissime voluntati,
ka la morte secunda no ‘l farrà male.
Laudate et benedicete mi’ Signroe e rengraziate
e serviateli cum grande humilitate. (Cant 27-33)

Ti onoriamo, Signore nostro Gesù Cristo, perché fiducioso ti fai deporre nel cuore della terra, come il seme destinato a morire, attendendo l’opera del Padre, che sempre è germoglio di vita. alle prime luci dell’alba, ti solleverà su ali d’aquila e noi canteremo, perché sulla nostra croce quotidiana è scritto finalmente un inno di salvezza.

Il nostro peregrinare nei luoghi dove è presente una riproduzione del Santo Sepolcro di Gerusalemme, ci porta a Chiampo (VI). Era consuetudine con gli Amici di Terra Santa nell'incontro annuale di Pasqua, ripercorrere con Gesù la via Crucis nella proposta francescana presso il convento di Santa Maria della Pieve. Le varie opere proposte lungo il percorso aiutano alla riflessione e meditazione, fino a raggiungere, accompagnati da San Francesco, il luogo della deposizione; e poi l'incontro tra l'Angelo e le donne dopo la resurrezione dai morti, a cui idealmente assistiamo ma ci coinvolge: quell'annuncio di portare la notizia ai discepoli data alle donne è per tutti noi «È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea» (Mt 28,7) e ci sprona, come è per le donne, a correre e a portare l'annuncio!

Il Santo Sepolcro di Chiampo è contestualizzato nella Via Crucis che si snoda nel parco adiacente alla Pieve di Santa Maria. La via crucis, inaugurata nel 1989; è una delle più suggestive al mondo per l'espressività delle opere, l'ambientazione paesaggistica e il silenzio che aiuta alla meditazione. Le sculture in bronzo presenti sono state realizzate da sei diversi scultori: p. Nazareno Panzeri, Pierluigi Sopelsa, p. Tito Amodei, fr. Silvio Bottes, Renato Ischia, Franco Biasia, coordinati dall'ing. Ferruccio Zecchin che ha curato il progetto complessivo.  (collegamento a: "Via Crucis francescana" e relative opere).

La collocazione è all'interno del parco botanico che raccoglie più di 700 specie diverse di piante. Sopra il Santo Sepolcro è presente un magnifico esemplare di cedro del Libano (con questo legno fu costruito il Tempio di Salomone); avvicinandosi al Sepolcro, sembra quasi di entrare nell'orto degli ulivi come è presso la Basilica al Getsemani. Avvolto da questo suggestivo ambiente, il Santo Sepolcro è fedele riproduzione di quello di Gerusalemme, sia nella forma che nella struttura. L'opera è a cura dell'ing. Ferruccio Zecchin: è completamente rivestito in marmo come di marmo è la grande pietra rotonda posta alla chiusura del sepolcro. All'interno la prima sala è la stanza della vestizione dove venivano preparati i corpi per la sepoltura. Per tradizione è detta anche Sala dell'Angelo, perché nel giorno della resurrezione l'Angelo del Signore assiso sulla pietra ribaltata, diete il lieto annuncio alle pie donne. Tramite un'angusta porta alta m. 1,33 si entra nella stanza successiva, il luogo della sepoltura dove sulla destra si trova l'opera "Il Cristo morto", copia dell'opera realizzata dal beato fra Claudio nel 1941 dopo accurato studio della Sindone. L'originale in marmo di Carrara è nella chiesa di San Francesco a Vittorio Veneto (TV).

La chiesa di Santa Maria della Pieve sorge accanto al seminario francescano dei Frati Minori: la sua costruzione risale ancora prima dell'anno Mille ed è ricordata nei documenti sin dal 1263, ove il piccolo edificio presente venne abbattuto per costruirne uno più grande. Nel XVII secolo perduto il titolo di Parrocchia, fu eletta a speciale luogo di culto mariano. L’edificio attuale, costruito con marmi locali, è una riedificazione recente (tra il 1960 e il 1962).

A Chiampo il fulcro di tutto il grande movimento religioso-mariano è la Grotta di Lourdes, sorta per volontà dei Frati Minori di ripresentare l'ambiente e il messaggio di Lourdes. Edificata in cemento e ferro nel 1935 dal Beato Claudio Granzotto, è copia fedele di quella francese, così come la statua dell’Immacolata scolpita sempre dal Beato, che infuse nel marmo la sua profonda venerazione alla Vergine. (collegamento a "vita del beato fra Claudio Granzotto").

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