P. Lino Carollo (1921 - 2014)

Mentre si celebravano i primi vespri della solennità di tutti i Santi, all’età di 93 anni p. Lino Carollo ha concluso serenamente la sua vita terrena nell’infermeria provinciale di Saccolongo.

Nato a Peschiera del Garda il 24 gennaio 1921 e  battezzato con il nome di Antonio, all’età di 11 anni lasciò il suo paese e il bel lago di Garda, tante volte solcato in barca, sotto lo sguardo materno della Madonna del Frassino, per essere accolto presso il Probandato Antoniano di Lonigo. Inizio così l’avventura che lo porto a vestire l’abito francescano e a vivere

l’anno di noviziato a S. Pancrazio di Barbarano, dove il 25 agosto 1937 emise la prima professione nelle mani del Ministro provinciale Mansueto Frison.

Il 2 ottobre 1942 emise la professione solenne nelle mani del Ministro provinciale Modesto Bortoli nella Basilica "Madonna dei Miracoli" di Motta di Livenza, dove l’11 marzo 1945 fu ordinato sacerdote da S.E. Mons. Giuseppe Zaffonato, in una celebrazione accompagnata e interrotta da due incursioni dei cacciabombardieri angloamericani.

Dopo l’ordinazione visse per 12 anni a S. Pancrazio di Barbarano. Vice Maestro dei Novizi, si dedicò anche alla predicazione e alle confessioni nelle parrocchie del circondario.  Nel 1948 fu scelto quale Segretario della Visita Canonica compiuta da fr. Mansueto Frison in Abruzzo. Trascorse poi un breve periodo a Lonigo, confessore dei seminaristi e addetto alla Pia Opera, e a Gemona, a servizio del santuario antoniano.

Dopodiché dimoro per 27 anni a S. Francesco della Vigna (1960-1987) e per altri 27 (1987-2014) a Treviso, dedicandosi al Commissariato di Terra Santa.

Nell’Anno Santo 1950 inizio il suo indefesso lavoro di organizzatore e guida di innumerevoli pellegrinaggi: Roma e Assisi furono la prima felice esperienza. Si recò numerose volte a Lourdes, a Fatima, in Turchia, in Grecia e nei Santuari d’Italia, Spagna, Francia, Polonia e Jugoslavia. P. Lino aveva pero una particolare attrattiva per la Terra Santa, dove accompagno con pullman, aerei e navi circa 150 gruppi di pellegrini, esperienze che ebbero sempre esito soddisfacente e che lo portarono a rivivere l’incontro con Cristo risorto per poi ripartire con un annuncio sempre fresco e vivo.

A settembre del 1980, ormai alle soglie dell’eternità, come lui stesso affermava: "Papa Giovanni mi strappo alla morte". Ma nonostante una salute gracile e cagionevole, il Signore concesse a p. Lino una vita lunga e ricca di apostolato.

Tra le altre cose ricevette il delicato incarico di Assistente Spirituale delle Clarisse della Federazione del Veneto e dell’Emilia Romagna e, in qualità di Vice postulatore, collaborò con diligenza e passione alla causa di beatificazione del Venerabile Giuseppe Nascimbeni.

Svolse un lungo e prezioso servizio al Commissariato di Terra Santa, di cui fu vice Commissario dal 1960 al 1998 e mediante il quale ha guidato numerosi pellegrinaggi e persone a incontrare il Signore Gesù e la Vergine Madre nei Luoghi Santi e nei Santuari. 

P. Lino ha testimoniato con la sua vita che ogni giorno e tempo di grazia per vivere la vocazione e trasmettere il bene appreso dall’esperienza di Dio. Amante della Terra che vide i natali di Gesù, non ha risparmiato forze per far conoscere quei luoghi santi ai fedeli. E ora il Signore lo accoglie nella Terra Santa della sua dimora eterna e gli conceda di contemplare e gustare per l’eternità la vera Terra Promessa nella Gerusalemme del cielo.

E' sepolto nel cimitero S. Lazzaro di Treviso.