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I 600 anni dei Commissari di Terra Santa

14 febbraio 2021

"Dal sito della Custodia"

In occasione del sesto centenario di istituzione dei Commissari di Terra Santa il 14 febbraio 1421, ad opera di papa Martino V, il Santo Padre ha inviato una lettera autografa al Custode di Terra Santa Fr. Francesco Patton per “sostenere e benedire questo servizio prezioso”. 

Articolo completo --> Lettera del Santo Padre per i 600 anni di istituzione dei Commissari di Terra Santa

Archivio fotografico dei pellegrinaggi

24 gennaio 2021

Non potendo recarci fisicamente in Terra Santa, per il momento accontentiamoci di "un salto virtuale"...  le fotografie ricordano luoghi visitati, stati d'animo vissuti, persone incontrate...

E' stata aggiornata la pagina delle fotografie dai vari pellegrinaggi con p. Adriano effettuati in questi anni... ma anche fino al 2007, con p. Aldo

Buona visione!

 

ARCHIVIO FOTO - in pellegrinaggio con p. Adriano

 

San Girolamo, asceta di Betlemme

15 novembre 2020

Ci rechiamo idealmente in Terra Santa in occasione dei 1600 anni della morte di San Girolamo, Padre della Chiesa che ha posto al centro della sua vita la Bibbia. Sono state varie le celebrazioni per ricordarlo, segno che questa figura, per quanto austera, suscita ancora molto interesse. La Bibbia l’ha tradotta nella lingua latina, l’ha commentata nelle sue opere, e soprattutto si è impegnato a viverla concretamente nella sua lunga esistenza terrena, nonostante il carattere difficile e focoso. Ed è  Betlemme che trascorse molti anni della sua vita fino alla morte il 30 settembre 419/420.

Durante l’Udienza generale del novembre 2007, Papa Benedetto XVI lo ricordava come esempio. Riportiamo un sunto del testo:

“Girolamo nacque a Stridone verso il 347 da una famiglia cristiana, che gli assicurò un’accurata formazione, inviandolo anche a Roma a perfezionare i suoi studi. Da giovane sentì l'attrattiva della vita mondana, ma prevalse in lui il desiderio e l'interesse per la religione cristiana. Ricevuto il battesimo verso il 366, si orientò alla vita ascetica e, recatosi ad Aquileia, si inserì in un gruppo di ferventi cristiani, da lui definito quasi «un coro di beati» riunito attorno al Vescovo Valeriano. Partì poi per l'Oriente e visse da eremita nel deserto di Calcide, a sud di Aleppo. Dedicandosi seriamente agli studi. Perfezionò la sua conoscenza del greco.

Nel 382 si trasferì a Roma:

Leggi tutto: San Girolamo, asceta di Betlemme

P. Pizzaballa nuovo Patriarca di Gerusalemme dei latini

25 ottobre 2020

Ieri, 24 ottobre 2020 p. Pierbattista Pizzaballa è stato nominato da papa Francesco Patriarca di Gerusalemme dei Latini. Sostituisce così il Patriarca Fouad Twal che da un po' di tempo si era dimesso dall'incarico per raggiunti limiti di età.

Pierbattista Pizzaballa, nato Cologno al Serio il 21 aprile 1965. Veste l'abito religioso il 5 settembre 1984 nel convento di Santo Spirito a Ferrara ed entra nel noviziato del santuario della Verna come frate minore dell'allora provincia francescana di Cristo Re (Emilia-Romagna).

Il 2 luglio 1999 entra formalmente a servizio della Custodia di Terra Santa. Accanto all'impegno accademico, la sua attività pastorale è indirizzata soprattutto verso la comunità cattolica in Israele che si esprime in ebraico moderno. Nel 2004 è nominato custode di Terra Santa e guardiano del Monte Sion, succedendo a padre Giovanni Battistelli. Il suo successore è l'attuale p. Francesco Patton.

Il 24 giugno 2016 papa Francesco lo nomina amministratore apostolico della sede vacante del Patriarcato di Gerusalemme dei Latini. Riceve la consacrazione episcopale il 10 settembre 2016, nella cattedrale di Bergamo, per mano del cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, e come co-consacranti il patriarca emerito di Gerusalemme dei Latini Fouad Twal e il vescovo di Bergamo Francesco Beschi. Il 21 settembre successivo fa il suo ingresso solenne a Gerusalemme.

Dopo la nomina a Pro-Gran priore dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e di vicepresidente vicario della Conferenza dei vescovi latini nelle regioni arabe, il 24 ottobre 2020 papa Francesco lo nomina patriarca di Gerusalemme dei Latini.

Ricordiamolo nella preghiera per questo importante incarico che lo attende, in attesa di poterlo incontrare in un prossimo pellegrinaggio in Terra Santa!

p. Patton: la malattia nella vita di San Francesco

12 ottobre 2020

(da Christian Media Center) Quando parliamo di San Francesco, si pensa immediatamente al Cantico delle Creature, la massima espressione di lode e gratitudine al Creatore. Ma la vita del santo di Assisi, conosciuto e amato in tutto il mondo è stata però segnata anche dalla sofferenza nel proprio corpo.

Nella riflessione di Fr. Francesco Patton, Custode di Terra Santa, “La malattia nella vita di San Francesco e nelle Fonti Francescane” è un tema molto attuale.

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Approfondimenti

01 marzo 2022

La Basilica di Aquileia è dedicata alla Vergine e ai santi Ermacora e Fortunato: ha una storia architettonica le cui radici affondano negli anni immediatamente successivi al 313 d.C. quando, grazie all’Editto di Milano che poneva termine alle persecuzioni religiose, la comunità cristiana ebbe la possibilità di edificare liberamente il primo edificio di culto.

All'interno sono conservati bellissimi affreschi: come quelli nella "Cripta degli affreschi" dove sono raffigurate le scene della Passione di Cristo e la Morte di Maria, figure di Santi, la Madonna in trono col Bambino fra i simboli degli Evangelisti e Cristo in trono fra gli Angeli. Ancora il maestoso affresco absidale risalente all'anno 1031, quando il patriarca Popone ne decise la realizzazione. Al centro la Madonna in trono e ai lati i martiri della tradizione aquileiese: Ermacora, Fortunato ed Eufemia (le Vergini Aquileiesi), S. Marco evangelista, Ilario e Taziano.

Nella ricca zona archeologica sotterranea della "Cripta degli Scavi", sono visibili resti archeologici di quattro epoche diverse risalenti fino al I secolo A.C. dove nel livello inferiore sono presenti i mosaici di una Domus dell’età di Augusto (fine I secolo a.C. - inizi I secolo d.C.).

All’ingresso della Cripta degli Scavi è posto il Santo Sepolcro. Il monumento, del secolo XI, riproduce la chiesa dell’Anastasis (della Resurrezione), eretta a Gerusalemme sul sepolcro di Cristo; un tempo era usato per i riti della Settimana Santa. Le imitazioni del Santo Sepolcro gerosolimitano potevano essere delle chiese, dei battisteri, degli altari, delle strutture lignee “a cassa”... oppure, come nel caso di Aquileia, un sacello: a memoria del luogo più venerato dalla cristianità e dove si sarebbero ricreati, durante la liturgia pasquale, gli eventi della Passione e Resurrezione di Cristo. 

Il Sepolcro aquileiese è sintesi di due differenti edifici gerosolimitani: il Sepolcro vero e proprio, custodito all’interno dell’Edicola, e la Rotonda dell’Anastasis che la circonda. Il Santo Sepolcro aquileiese risale all’XI secolo e si ritiene sia stato commissionato dal patriarca Popone e probabilmente portato a termine dal patriarca Sigeardo. Si presenta come un sacello a pianta circolare, realizzato in marmo greco, da cui sporge un grosso muraglione che lo salda al muro della basilica, e in alto è coperto da un tetto conico sorretto da tredici colonnine (in origine dodici).

Dalla piccola porta d’ingresso si può scorgere l’interno del Sepolcro, caratterizzato da un altare sulla destra, mentre a sinistra un arcosolio sovrasta la tomba caratterizzata dalla presenza di tre incavi disposti orizzontalmente sulla lastra di copertura. L'incavo centrale è forato e quindi in comunicazione con l’interno del sarcofago... Dall’analisi dei testi liturgici aquileiesi, gli studiosi hanno concluso che nel Medioevo il Venerdì Santo l’Ostia con la Croce, avvolte in un “sudario” o porpora, venivano riposte all’interno del foro che poi veniva chiuso con un coperchio, a simboleggiare la deposizione di Cristo all’interno del Sepolcro. I due incavi laterali servivano probabilmente come “mensa” nei quali poggiare degli oggetti liturgici. Al soffitto vi sono dei ganci dove venivano appese le lanterne con candele ad illuminare questa scena Pasquale...

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