Il Vangelo nei luoghi di Gesù - Itinerari di Gesù

 

 

CANA

Gv 2, 1-11 - Nozze di Cana Primo miracolo di Gesù

Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino». E Gesù rispose: «Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora». La madre dice ai servi: «Fate quello che vi dirà».
Vi erano là sei giare di pietra per la purificazione dei Giudei, contenenti ciascuna due o tre barili. E Gesù disse loro: «Riempite d'acqua le giare»; e le riempirono fino all'orlo.  Disse loro di nuovo: «Ora attingete e portatene al maestro di tavola». Ed essi gliene portarono. E come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, il maestro di tavola, che non sapeva di dove venisse (ma lo sapevano i servi che avevano attinto l'acqua), chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un po' brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono». Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.

Cana è una cittadina a 9km a nord di Nazaret di circa 5000 ab. di cui due terzi cristiani e un terzo musulmani.

Durante la costruzione dell'attuale chiesa francescana, eretta sopra una moschea in rovina che si diceva sorgere sopra la casa delle nozze ricordate nel Vangelo, fu scoperto un mosaico con la seguente iscrizione aramaica: "Benedetta sia la memoria di Giuseppe, figlio di Talhum, figlio di Butah e i suoi figli che hanno fatto questo mosaico. Che la benedizione sia verso di loro". I rilievi archeologici del 1969 hanno messo in luce resti di un edificio romano e pavimenti musivi con motivi geometrici e floreali risalenti al IV sec. d.C.

 


 

CAPPELLA DELLE BEATITUDINI

Mt 5, 2-12 - Il discorso della montagna Cappella delle Beatitudini

Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.


A ridosso di Tabga si incontrano, sopra un grotta, le rovine di un cappella costruita assieme ad un monastero vero la fine del IV sec. a ricordo dei discorsi programmatici che Gesù ha rivolto al mondo.

A partire dal XIII sec. fu costruita poco più in alto una chiesa ottagonale, opera del Barluzzi (1937).

 


 

LAGO DI TIBERIADE

Mt 14, 22-33 - Gesù sulle acque (v.: Mt 4, 18-22 chiamata dei dodici - Mt 8, 23-27 la tempesta - Gv 21, 1-23 apparizione del Risorto)  ...o di Genesaret, o di Galilea

Subito dopo ordinò ai discepoli di salire sulla barca e di precederlo sull'altra sponda, mentre egli avrebbe congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, solo, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava ancora solo lassù. La barca intanto distava già qualche miglio da terra ed era agitata dalle onde, a causa del vento contrario. Verso la fine della notte egli venne verso di loro camminando sul mare. I discepoli, a vederlo camminare sul mare, furono turbati e dissero: «È un fantasma» e si misero a gridare dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro: «Coraggio, sono io, non abbiate paura». Pietro gli disse: «Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro, scendendo dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma per la violenza del vento, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».

Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca gli si prostrarono davanti, esclamando: «Tu sei veramente il Figlio di Dio!».



Il lago è conosciuto con diversi nomi. Nell'Antico Testamento era chiamato "Mare di Kinneret"; all'epoca dei Maccabei e nel Nuovo Testamento è chiamato "Mare di Genesaret"; altra denominazione è "Mare di Galilea o di Tiberiade".

Situato a 210m sotto il livello del mare, misura 21km di lunghezza e 12km di larghezza; la profondità raggiunge i 48m. Il lago è ricco di fauna ittica, da ricordare alcuni tipi di carpa e di pesce gatto noto sotto il nome di "pesce di S. Pietro". A causa della sua posizione è soggetto a brevi ma violente tempeste. Il ministero di Gesù si è svolto in gran parte sulla sponda nord-occidentale del lago.

 


 

CAFARNAO

Mt 4, 12-17 - Gv 6, 22-70 (v.: Mt 9,1-8 paralitico; Mc 1,21-28.32-34; Mc 3,1-6; Mt 8,5-15; Mt 9,1-8.18,26 altre guarigioni; Mt 9,9-13 Levi) Villaggio di Nahum o della consolazione

Mt 4, 12-17 - Avendo intanto saputo che Giovanni era stato arrestato, Gesù si ritirò nella Galilea e, lasciata Nazaret, venne ad abitare a Cafarnao, presso il mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:

Il paese di Zàbulon e il paese di Nèftali,
sulla via del mare, al di là del Giordano,
Galilea delle genti;
il popolo immerso nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte
una luce si è levata.

Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».



Gv 6, 22-29 - Il giorno dopo, la folla, rimasta dall'altra parte del mare, notò che c'era una barca sola e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma soltanto i suoi discepoli erano partiti. Altre barche erano giunte nel frattempo da Tiberìade, presso il luogo dove avevano mangiato il pane dopo che il Signore aveva reso grazie.

Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafarnao alla ricerca di Gesù. Trovatolo di là dal mare, gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?». Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico, voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?». Gesù rispose: «Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato».

Situata sulla riva occidentale del lago di Tiberiade, poco lontano dalle foci del Giordano, cominciò ad essere abitato dal I sec. a.C.. La città conobbe un rapido sviluppo per la sua collocazione lungo la strada principale che collegava Galilea e Siria. Oltre al commercio, gli abitanti erano dediti alla pesca e all'agricoltura.

Nei primi secoli si affermò una fiorente comunità giudeo-cristiana che trasformò la casa di S. Pietro in luogo di culto. Dopo la distruzione di Gerusalemme (135), gli Ebrei espulsi dalla Giudea vi si insediarono dandone un carattere essenzialmente ebraico. 

Verso la metà del V sec. i bizantini eressero, sulla casa-sinagoga di Pietro, una chiesa a forma ottagonale. Occupata in seguito dai musulmani (638), la città fu abbandonata a seguito di un violento terremoto che la distrusse totalmente.

 


 

BETANIA

Lc 10,38-42 (v.: Gv 11, 1-44: Lazzaro richiamato alla vita) La casa di Lazzaro, Marta e Maria

Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa. 

Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse: «Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti».  

Ma Gesù le rispose: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta».

Betania è un villaggio a 2 km a est di Gerusalemme fondato dai Giudei dopo il ritorno dall'esilio babilonese.

Verso la fine del IV sec. vi fu costruita una chiesa a tre navate preceduta da un atrio che comunicava con la tomba di Lazzaro. Distrutta da un terremoto, la chiesa fu ricostruita poco più a est, restaurata in seguito dai crociati.

A sud della tomba, la regina Melisenda eresse un monastero per le Benedettine con una torre di protezione. Nel periodo bizantino alla località fu dato il nome che conserva tutt'ora, villaggio di Lazzaro.

 


 

MAGDALA

Lc 8, 1-3 - Maria di Magdala  

In seguito egli se ne andava per le città e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio.


C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette demòni, Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni.


Situata sulla sponda occidentale del lago di Tiberiade, fu una città importante per la pesca ed il commercio del pesce salato. Al tempo della prima rivolta giudaica (66-70) fu assediata e distrutta da Vespasiano. I recenti scavi hanno messo in luce resti di una villa con pavimento a mosaico, con cortile e piscina, una sinagoga (la più antica finora conosciuta) e un monastero bizantino. Molti la ritengono la patria di Maria Maddalena.

 


 

IL GIORDANO

Mt 3, 13-17 - Battesimo (v.: Gs 3,1-17 - Passaggio degli Israeliti)  

 

 

In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?». Gesù gli disse: «Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia». Allora Giovanni acconsentì. 

Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dal cielo che disse: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto».



Il Giordano, fiume biblico per eccelenza, è formato dalla confluenza di tre sorgenti, Hasbeya, Baniyas e Leddan che nascono a 150m di altitudine ai piedi del massiccio dell'Hermon.
Dopo un tratto iniziale, il fiume precipita in una stretta gola e raggiunge rapidamente il lago di Tiberiade a -257 m sotto il livello del Mediterraneo. Dal lago poi esce per raggiungere infine il Mar Morto. All'imboccatura si trova a -304m sotto il livello del Mediterraneo. La cosidetta "fossa giordanica" raggiunge dentro il Mar Morto una profondità di -793m.

La valle del Giordano è delimitata da monti che raggiungono l'altezza di circa 900m: le alture del Golan, i monti Galaad, Ammon e Moab a est; i monti della Galilea, della Samaria e della Giudea a ovest.

 

 


 

MONTE TABOR

Mt 17, 1-13 (v.: 2 Pt 1,16-18)  Basilica della Trasfigurazione

Mt 17, 1-13 - Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Pietro prese allora la parola e disse a Gesù: «Signore, è bello per noi restare qui; se vuoi, farò qui tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia».

Egli stava ancora parlando quando una nuvola luminosa li avvolse con la sua ombra. Ed ecco una voce che diceva: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo». All'udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore.
Ma Gesù si avvicinò e, toccatili, disse: «Alzatevi e non temete». Sollevando gli occhi non videro più nessuno, se non Gesù solo. E mentre discendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, finché il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti». Allora i discepoli gli domandarono: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?». Ed egli rispose: «Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, l'hanno trattato come hanno voluto. Così anche il Figlio dell'uomo dovrà soffrire per opera loro». Allora i discepoli compresero che egli parlava di Giovanni il Battista.

Il monte sorge a nord-est della pianura di Esdrelon. E' alto 588m. Prima dell'arrivo degli Israeliti sul Tabor esisteva un santuario cananeo i cui resti sono visibili nella cripta della basilica.

Fortificato da Giuseppe Flavio durante la prima rivolta giudaica (66-70), fu occupato e smantellato da Vespasiano. I bizantini tra V e VI sec. vi eressero tre basiliche ed i crociati, sui ruderi bizantini, edificarono una basilica e un monastero. Il santuario rimase poi abbandonato fino al 1631 quando ne presero possesso i Francescani. La Basilica attuale, dei fratelli Barluzzi, fu inaugurata nel 1924.

 


 

TABGA

Gv 21, 15-19 - Gesù Risorto (v.: Mt 14, 13-21 - la moltiplicazione dei pani e dei pesci)  Primato di Pietro

Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene tu più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci le mie pecorelle».

Gli disse per la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi vuoi bene?, e gli disse: «Signore, tu sai tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecorelle. In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi». Questo gli disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto questo aggiunse: «Seguimi».

Il nome Tabga è una deformazione araba del greco Heptapegon indicante le sette sorgenti d'acqua che nascono sulla sponda nord-occidentale del lago di Tiberiade.

Nel I sec. l'area dove sorge la chiesetta era una cava di pietre. Il primo edificio sacro fu eretto tra il IV e V sec., distrutto dall'invasione persiana. Tra il VII e metà del XIII sec. vi fua la costruzione di altre tre chiese. Dopo l'ultima distruzione il santuario restò abbandonato fino al 1933 quando i Francescani costruirono la chiesetta attuale.

Nelle immediate vicinanze vi è la chiesetta della moltiplicazione dei pani e dei pesci.