09 dicembre 2018
In questa seconda domenica di Avvento, condividiamo con tutti gli Amici di Terra Santa il messaggio portato da Jestilia, la bambina di Aleppo che ha cantato all'ultima edizione dello Zecchino d'Oro.
"Sono Jestilia.
Sono molto felice ad essere qui con voi a rappresentare tutti i bambini di Aleppo.
Abbiamo sofferto tanto durante la guerra. Abbiamo avuto tanta paura.
Oggi porto con me un messaggio d'amore per tutto il bene che fate per noi,
e un ringraziamento a tutti voi che disegnate un sorriso sui nostri volti.
Chiediamo che cessino tutte le guerre così che i bambini di tutto il mondo possano vivere in pace."
Di seguito la canzone e da dove parte questa iniziativa...
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+ Nel nome del Padre…
Dai Fioretti di San Francesco
Viene il dì della santissima Croce, e santo Francesco la mattina per tempo, innanzi dì, si getta in orazione dinnanzi all’uscio della sua cella, volgendo la faccia verso l’oriente, e pregava in questa forma: «O Signore mio Gesù Cristo, due grazie ti prego che tu mi faccia, innanzi che io muoia; la prima, che in vita mia io senta nell’anima e nel corpo mio, quanto è possibile, quel dolore che tu, dolce Gesù, sostenesti nella ora della tua acerbissima passione; la seconda, che io senta nel cuore mio, quanto è possibile, quel grandissimo amore del quale tu, Figlio di Dio, eri acceso per sostenere volentieri tanta passione per noi peccatori».
(cf. Fior III Considerazione sulle stimmate)
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Proponiamo l'intervento del prof. Ivano Cavallaro all'incontro di Avvento degli Amici di Terra Santa tenutosi a Marghera il 10 dicembre 2017 - E' stato diviso in 2 parti; questa prima parte è preceduta da una breve introduzione sulla figura del teologo Luigi Sartori e la seconda parte conterrà alla fine alcuni cenni storici della sua vita.
Iniziamo quindi... e buona lettura!
Nel mesi di agosto 2017 sono state sviluppate delle iniziative per ricordare la figura e la teologia di Luigi Sartori a dieci anni dalla morte (avvenuta il 2 maggio 2007), promosse dalla diocesi di Padova, la Facoltà teologica del Triveneto e la sua parrocchia natale di Roana (Altipiano di Asiago).
Per conoscere la figura di Mons. Sartori prendiamo spunto da alcune riflessioni emerse durante questo percorso commemorativo:
- una sintesi del convegno padovano, a cura Paola Zampieri, che racchiude, tra gli altri, l’intervento di Paolo Ricca, pastore valdese: «Sartori – ha dichiarato– non era un ripetitore di dottrine acquisite». Ogni posizione teologica era per lui un punto di partenza. Anche l’azione e il pensiero ecumenico di Sartori non era la ripetizione di acquisizioni statiche, ma «un guardare oltre se stessi verso una meta comune che è l’unità cristiana».
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